Trasfusione di sangue o di emoderivati
I malati di Epatite B o Epatite C possono aver contratto la malattia a causa di trasfusione di sangue o di emoderivati.
Il sangue ed i suoi derivati infatti, possono veicolari virus.
I centri di raccolta sangue quindi, prima di ricevere il sangue da un donatore, sono tenute ad accertare che il soggetto sia sano, non sia cioè affetto da epatite virale.
Nel caso in cui non siano stati effettuati i controlli sullo stato di salute del donatore e quest’ultimo sia malato, colui che riceve il sangue o gli emoderivati tramite trasfusione può essere contagiato.
Se nella vita di un epatopatico si è verificata una emotrasfusione, fatto che può essersi verificato anche parecchi decenni prima della scoperta della malattia, molto probabilmente proprio la emotrasfusione è la causa della patologia epatica insorta.
Lo Studio di Epatologia Legale è in grado di analizzare le condizioni di salute dell’epatopatico e la sua storia medica proprio al fine di individuare la causa del contagio.
Nel caso in cui la patologia derivi da emotrasfusione ed esistano i presupposti di legge, il nostro Studio è in grado di tutelare i diritti del malato: potrà procedere infatti ad inoltrare domanda per ottenere i benefici previsti dalla Legge 210/1992 presso la Asl competente e potrà promuovere presso il Tribunale territorialmente competente azione di risarcimento danni per ottenere il ristoro di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti dal malato.